I bambini sperimentano abbastanza presto la paura di morire, sono talvolta sconvolti quando al posto di qualcuno c’è un’assenza o un vuoto e, in rari casi, possono arrivare persino a rifiutare la vita.
Elaborare il lutto per la perdita di una persona cara è un compito difficile che può essere realizzato in modo proficuo o interferire con i processi di sviluppo determinando disturbi affettivi, cognitivi e comportamentali. Nelle situazioni concrete c’è chi ritiene di dover preservare i bambini dalla «verità traumatica della morte» e chi, al contrario, difende il loro «diritto alla verità» anche su questo tema.

Una terza possibilità è la proposta avanzata da questo libro: educare il bambino, attraverso una ricerca paziente sul mistero della morte, a non rinunciare a desiderare il bene della vita nonostante la necessità della morte.
In questa ottica né le favole né il realismo dei «fatti» funzionano se si propongono separatamente. Insieme, invece, favole e «fatti» sono una miscela in grado di fornire materiali creativi per affrontare il futuro con il pessimismo della vera scienza, l’ottimismo delle narrazioni e la ricerca infinita del desiderio del bene.

Biografia:
F. Campione, La domanda che vola, EDB, Bologna, 2012.

PER INFORMAZIONI: info@clinicacrisi.it